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09/06/2022
La social taxonomy pone l’attenzione agli impatti sociali delle aziende, affiancandosi alla tassonomia delle attività economiche sostenibili.
La sostenibilità e la finanza sostenibile sono molto spesso associate solo alla parte ambientale, tralasciando quella sociale e di governance. L’Ue lavora continuamente affinché gli Stati membri e le imprese comprendano il pieno valore dei criteri ESG (Environmental, Social e Governance); regolamenti, direttive e normative sulla trasparenza, sulla responsabilità e sulla sostenibilità ne sono l’effettiva dimostrazione.
Per fare in modo che la tassonomia delle attività economiche sostenibili sia estesa anche alla parte sociale, la Commissione europea ha chiesto alla Platform on Sustainable Finance (PSF) di fornire dei suggerimenti in questa direzione. Nel mese di febbraio la PSF ha presentato il report finale sulla tassonomia sociale, ispirata alla tassonomia delle attività eco-compatibili. Vediamo di cosa si tratta.
La Platform on Sustainable Finance è il gruppo di esperti che assiste la Commissione europea nello sviluppo delle politiche per la finanza sostenibile. Nel mese di febbraio del 2022 la PSF ha presentato il Final Report sulla Social Taxonomy, con l’obiettivo di estendere il concetto di investimento sostenibile all’interno dell’Unione europea.
Nel definire la tassonomia sociale la PSF si è basata su specifici documenti:
La tassonomia sociale, così come evidenziato nel social taxonomy report, ha il compito di identificare un linguaggio comune per le attività socialmente sostenibili, affiancandosi alla tassonomia delle attività economiche sostenibili.
La tassonomia sociale (social taxonomy) è un sistema di classificazione che intende definire gli obiettivi sociali e al contempo individuare le attività che contribuiscono al loro raggiungimento; consente di canalizzare gli investimenti privati verso attività considerate socialmente rilevanti.
La social taxonomy si inserisce in un contesto europeo già abbastanza strutturato che mette al centro la trasparenza delle imprese:
Un’attività si può considerare sostenibile dal punto di vista sociale se fornisce un contributo sostanziale a uno dei tre seguenti macro obiettivi:
I macro obiettivi della social taxonomy contengono diversi sotto obiettivi; rappresentano una guida per gli investitori in tema di salute e sicurezza, abitazione, remunerazione dei lavoratori e non discriminazione.
Le attività socialmente sostenibili devono contribuire al raggiungimento di uno o più macro obiettivi senza arrecare danni significativi a uno degli obiettivi rimanenti, secondo il principio DNSH - Do No Significant Harm; inoltre, devono rispettare le clausole minime di salvaguardia, così come previsto nella tassonomia per le attività economiche sostenibili.
Il contributo può essere concretizzato mediante tre diverse modalità:
La tassonomia sociale si pone l’obiettivo di combattere il social washing (la sostenibilità sociale di facciata) al pari del greenwashing che invece è legato alla sfera ambientale.
I nostri servizi sono rivolti a tutte le tipologie di imprese e di qualsiasi settore. Il nostro obiettivo è fare in modo che la sostenibilità sia integrata nella tua azienda andando incontro a esigenze, necessità, valori, nonché obblighi come nel caso della Dichiarazione Non Finanziaria.
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