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02/07/2019
La consulenza energetica industriale consente di pianificare una corretta gestione dei consumi attraverso l’uso razionale dell’energia, allo scopo di salvaguardare l’ambiente e contenere i costi energetici, proponendo offerte competitive per la fornitura di energia elettrica.
La consulenza energetica si colloca all’interno di uno strategy plan in grado di pianificare obiettivi, interventi, soluzioni, a seguito di un’analisi dettagliata del profilo aziendale da parte di consulenti e professionisti.
Sia l’EGE, sia l’energy manager possono ricoprire il ruolo del consulente energetico grazie alle conoscenze del settore e alle certificazioni acquisite – quest’ultime nel caso dell’EGE.
I compiti principali sono:
Affinché ciò sia possibile vi è necessità di continua innovazione e ricerca delle migliori tecnologie, continuo aggiornamento sulle normative.
La norma UNI 11339 riporta i requisiti e le procedure in riferimento all’Esperto in Gestione dell’Energia – EGE – definendo compiti, competenze e modalità di valutazione.
L’obiettivo dell’EGE è migliorare il livello di efficienza energetica ridurre i consumi, incrementare sia la qualità sia la quantità dei servizi relativi al settore energetico.
L’uso razionale dell’energia, nonché l’uso efficiente, sono fondamentali per diminuire i costi e ridurre l’inquinamento, quindi le emissioni di gas serra.
La normativa definisce due settori di competenza per l’EGE:
L’energy manager è un consulente responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, definito dalla legge 10/91. È una figura obbligatoria per le imprese che hanno consumi di 10.000 tep/anno, e per il settore civile, terziario e trasporti, con consumi oltre i 1.000 tep l’anno.
L’energy manager è una figura di supporto in azienda, nelle decisioni da prendere in merito all’energia:
La differenza principale con l’EGE, sta nel fatto che questa figura viene nominata direttamente dall’impresa, non ha bisogno di verifica delle competenze. Le sue capacità sono sviluppate attraverso un percorso formativo ed esperienza sul campo.
L’EGE, inoltre, può essere energy manager, ma l’energy manager non può essere un EGE, se non è certificato.
Solo gli energy manager che sono anche EGE possono effettuare la diagnosi energetica e gestire i certificati bianchi – titoli di efficienza energetica.
Il consulente energetico, attraverso un’attenta analisi di costi e consumi, suggerisce gli strumenti di misura più idonei, individua eventuali sprechi, che possono derivare anche da anomalie e malfunzionamenti di sistemi e/o impianti, identificando interventi correttivi.
L’analisi del consulente energetico ti permette di ottenere notevoli risparmi economici ed energetici.
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