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21/11/2019
Il settore trasporti è responsabile di circa un terzo del consumo totale di energia finale, con trasporto merci e trasporto persone tra quelli che incidono maggiormente. Sono tante le misure di efficienza energetica applicabili al sistema dei trasporti, in grado di ridurre i consumi di energia primaria.
Sul territorio nazionale sono state organizzate varie iniziative:
La diagnosi energetica è lo strumento più qualificato per analizzare il quadro della gestione energetica di un’attività, misurando come viene gestita e consumata l’energia, intervenendo per migliorarne l’utilizzo, quindi riducendo gli sprechi.
Il trasporto è il settore al centro dei dibattiti europei sull’energia e lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo che si intende raggiungere è la riduzione dei consumi e delle emissioni CO2, arrivando nel 2020 ad una quota dei consumi finali lordi di energia pari al 10% di FER – fonti di energia rinnovabili – nel settore Trasporti.
Per il consumo finale complessivo bisogna distinguere tra quota consumata nei trasporti ferroviari e nei trasporti stradali.
La diagnosi energetica nel settore del trasporto pubblico locale consente maggiore efficienza, migliore competitività tra le aziende, riduzione del danno ambientale e miglioramento nella mobilità, nei servizi al cittadino e qualità della vita nel centro urbano.
Agens – Agenzia Confederale dei Trasporti e Servizi – ed Enea hanno collaborato e stilato delle linee guida che consentono di ottenere dati di consumo misurabili e confrontabili tra siti produttivi e aziende.
Lo scopo del documento è stimolare gli operatori del settore TPL – Trasporto Pubblico Locale – a migliorare il proprio sistema di monitoraggio per far emergere le opportunità di efficientamento energetico in cui investire e sensibilizzare le aziende sull’importanza della diagnosi energetica.
Per ottenere maggiore efficienza energetica nel settore trasporti è necessario intervenire su alcuni aspetti:
Il Ministero dei Trasporti incentiva l’utilizzo della mobilità elettrica, per accrescere l’efficientamento energetico, attraverso lo sviluppo eco-sostenibile dei trasporti: filobus, bici elettriche, auto elettriche; inoltre, è attivo in progetti quali quello nazionale di Car Sharing e la realizzazione della bici elettrica Green Wheel.
La diagnosi energetica trasporti rappresenta un obbligo e un’analisi che individua fattori, settori, attività inefficienti, tenendo conto delle caratteristiche dei mezzi, del loro stato di manutenzione e dello stile di guida dei conducenti. È necessario esaminare i consumi complessivi annui di tutti i vettori energetici utilizzati per le attività di trasporto, i relativi valori di produzione, le caratteristiche dei fattori di produzione e dell’organizzazione del servizio.
Secondo la norma UNI CEI EN 16247-4, gli aspetti da prendere in considerazione all’interno della struttura energetica delle attività di trasporto – tenendo distinti funzioni di trasporto e reti di trasporto – sono:
Nella struttura energetica dei trasporti vi sono 4 livelli:
La diagnosi energetica trasporti va effettuata sia in attività per conto proprio sia per conto terzi. Si analizzano:
La diagnosi energetica serve a determinare il livello di efficienza di tre fattori interni:
La diagnosi energetica è obbligatoria sia per le imprese che realizzano servizi di trasporto – Grandi Imprese o imprese energivore – sia per quelle che realizzano in house attività di trasporto correlate al business principale dell’azienda.
Entro il 5 dicembre hai l’obbligo di eseguire la diagnosi energetica, così come stabilito dal D. Lgs. 102/2014.
Migliora le performance della tua impresa, risparmia in termini energetici, ambientali ed economici, evitando sanzioni salate.
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