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Come raggiungere sostenibilità, competitività ed efficienza nella produzione vinicola

Come raggiungere sostenibilità, competitività ed efficienza nella produzione vinicola

07/06/2021

Gli interventi di efficienza energetica e i processi produttivi sostenibili contribuiscono ad aumentare il senso di responsabilità e di scelta da parte dei consumatori. Il cliente finale predilige prodotti regionali e nazionali sempre più attenti alla sicurezza alimentare, agli effetti sulla salute, alla produzione sostenibile, alla responsabilità sociale.


Il nuovo approccio dei produttori è orientato alle esigenze dei consumatori, nel rispetto per l’ambiente, per le risorse naturali e per la qualità dei prodotti. Realizzare produzioni e lavorazioni competitive, efficienti e di qualità rappresenta un’esigenza per il settore vinicolo e per l’intera filiera agroalimentare. Approfondiamo come raggiungere sostenibilità, competitività ed efficienza nella produzione vinicola e quali sono gli obiettivi fissati dall’Unione europea per le aziende vinicole.


Il peso dei consumi energetici nei processi della produzione vinicola


La produzione vinicola si basa su processi energivori. É necessaria quindi l’attenzione alle risorse usate nei processi di produzione e ai costi energetici correlati. L’elettricità è la principale fonte di energia utilizzata nelle cantine, in particolare nelle seguenti attività:


  • controllo della temperatura
  • motori di pompe e presse
  • imbottigliamento
  • conservazione
  • illuminazione


Gran parte dei consumi energetici è rilevata nei processi di fermentazione e di stabilizzazione; il riscaldamento dell’acqua e dei locali sfruttano le risorse provenienti da fonti di energia non rinnovabile, tra cui il gasolio.


Cosa incide sui consumi e sui costi


Le dimensioni aziendali influiscono notevolmente sui consumi. Ciò che più incide sui consumi energetici sono le fasi di produzione del vino; inevitabilmente, i costi in uscita ne risentono.

Per ottenere un vino di qualità è richiesto un consumo elettrico abbastanza elevato nelle fasi di raffreddamento e invecchiamento. Il vino, infatti, deve essere immagazzinato in condizioni ambientali controllate; attività che solitamente avviene mediante l’uso di pompe di calore, utili al condizionamento durante lunghi periodi di tempo.


Il settore vinicolo è soggetto alla stagionalità della produzione. Questo vuol dire che i consumi energetici sono più elevati tra agosto ed ottobre, periodo della campagna stagionale della produzione vinicola. I restanti mesi sono dedicati ad attività quali confezionamento, immagazzinamento ed attività ausiliarie.


Sostenibilità produttiva e interventi di efficienza energetica


L’utilizzo di tecnologie innovative consente di migliorare la qualità del vino da punto di vista fisico-chimico e accresce la competitività nei mercati nazionali ed internazionali.


Sotto il profilo ambientale l’innovazione rafforza la sostenibilità e la competitività dell’intero sistema agroalimentare. La sostenibilità produttiva aumenta l’efficienza del settore agroalimentare, contribuisce ad ottimizzare la produzione, minimizzando gli sprechi e riducendo le emissioni di CO2. 


Le azioni finalizzate alla riduzione dei diversi impatti ambientali valorizzano il territorio, il prodotto finale e il brand aziendale. Tra quelle più vantaggiose c’è la diagnosi energetica, perché permette di monitorare l’efficienza energetica della tua azienda vinicola:

  • individua e quantifica le opportunità di risparmio energetico;
  • valuta gli interventi utili a migliorare le prestazioni;
  • riduce i costi.


Grazie alla diagnosi energetica è inoltre possibile implementare un sistema di gestione dell’energia ISO 50001, favorendo un uso dell’energia più consapevole.


Produzione sostenibile: gli interventi possibili in linea con gli obiettivi dell’Ue per le aziende vinicole


Di fronte alla crescita della popolazione mondiale e ai cambiamenti climatici, l’agricoltura sostenibile e la produzione vinicola giocano un ruolo socio-economico fondamentale in Italia e in Europa.
Il sistema vitivinicolo e agroalimentare costituiscono uno dei pilastri dell’economia italiana per fatturato e occupazione, contribuendo in misura significativa al Made in Italy nel mondo.


L’Unione europea è il maggior produttore mondiale di vino, con un’alta percentuale dedicata all’esportazione. Per accrescere il valore e il ruolo delle aziende vinicole, l’Ue fissa importanti obiettivi, quali:


  • rendere i produttori di vino più competitivi, rafforzando la reputazione dei vini europei;
  • ottimizzare il rapporto tra domanda e offerta, attraverso una gestione più semplice ed efficace del mercato;
  • preservare la viticoltura europea tradizionale, spingendo con innovazione sul piano sociale ed ambientale.


Un prodotto sostenibile è più vendibile sul mercato. Per questo motivo, avviare un percorso di sostenibilità nei processi produttivi, favorisce un ritorno economico, di immagine e di reputazione.


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