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25/01/2019
Il 2019 è un anno importante per le imprese soggette all’obbligo di diagnosi energetica (come da articolo 8 del D. Lgs. n. 102/14), si avvicina la scadenza per la consegna all’Enea.
Per questo motivo abbiamo pensato di fornire una piccola guida con tutte le domande più frequenti, utile per comprendere l’importanza di questo adempimento proprio in vista dei termini per la presentazione. Tanto per cominciare, non tutte le figure professionali sono autorizzate a eseguire la diagnosi energetica; dal 19 luglio 2016 questa deve essere eseguita solo da società di servizi energetici, EGE certificati o organismi accreditati.
Le diagnosi energetiche successive alla prima devono essere conseguite dopo 4 anni dalla precedente, al fine di rispettare l’intervallo prescritto dalla norma.
La scadenza del 5 dicembre indica l’ultima data utile per eseguire la diagnosi energetica per ogni anno di obbligo. In quanto alla consegna della documentazione, invece, questa va inoltrata all’Enea entro e non oltre il 22 dicembre dell’anno di riferimento.
Le imprese obbligate che non consegnano la diagnosi rischiano una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 4.000 a 40.000 euro.
Quando invece la diagnosi viene eseguita, ma non rispetta le prescrizioni di legge e quindi non è conforme, la sanzione va dai 2.000 ai 20.000. Non bisogna dimenticare che la sanzione non esime dall’obbligo.
Anche le imprese energivore e le grandi imprese sono vincolate a scadenze per realizzare gli interventi di efficientamento energetico emersi a seguito della diagnosi?
Le imprese energivore obbligate a effettuare la diagnosi sono quelle imprese a forte consumo di energia iscritte all’elenco pubblicato presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, le quali devono mettere in pratica gli interventi di efficienza energetica individuati dalla diagnosi o adottare dei sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 e 14001.
Le grandi imprese sono soggette allo stesso obbligo.
Le imprese multisito devono effettuare la diagnosi su siti proporzionati in modo da consentire una valutazione “completa” delle prestazioni energetiche dell’azienda.
Lo step finale della diagnosi energetica corrisponde alla definizione di un percorso nuovo, virtuoso, volto alla riduzione di fabbisogni energetici e al miglioramento delle prestazioni aziendali.
Ripercorriamo insieme tutte le tappe dall’attuazione del Decreto ad oggi per prepararci al 5 dicembre.
La diagnosi è una buona opportunità di risparmio (oltre ad essere un obbligo di legge), approfittane, contatta i nostri esperti.