Rapporto Efficienza Energetica 2019: il valore della diagnosi energetica nel settore industriale
Siamo in una fase di grande trasformazione: è in atto un’evoluzione energetica.
Cambiamenti dettati dall’aumento della domanda di energia, dall’innovazione tecnologica e dalle preoccupazioni legate alle questioni ambientali.
Per questo motivo cresce la consapevolezza di quanto sia necessario raggiungere l’efficienza energetica, specie per risparmiare costi, accrescere la produttività, abbassare le emissioni CO2 tramite la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili.
Gli ostacoli al potenziale dell’efficienza energetica
Gli ostacoli all’efficienza energetica sono da sempre riconducibili ai costi d’investimento troppo alti e ad una scarsa conoscenza di tecnologie e degli strumenti utili alla promozione di quest’ultima. Sono tanti, infatti, i consumatori e le imprese che conoscono i benefici ottenibili, ma molto spesso non hanno le risorse necessarie per investire o non sono informati sugli incentivi messi a disposizione dallo Stato per interventi mirati all’efficienza energetica.
Quali misure è quindi necessario attuare?
Per le imprese: monitorare i consumi analizzando i risultati con appositi strumenti, effettuare la diagnosi energetica, integrare i sistemi di gestione, in modo che si possano raggiungere obiettivi legati all’efficienza energetica a lungo termine.
Per i cittadini: prestare maggiore attenzione alle agevolazioni e alle detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione in casa, installazione di apparecchi ad alta efficienza, sostituzione degli impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione classe A o alimentate a biomassa, installazione di schermature solari e pannelli solari termici, interventi sull’involucro dell’edificio, puntando quindi al risparmio energetico.
Efficienza energetica in Italia? Nessuna crisi!
Un mercato che non conosce crisi, quello dell’efficienza energetica in Italia, eppure secondo il Rapporto Efficienza Energetica 2019 – che prende in esame il 2018 – si è avuto un calo rispetto al 2017.
Ad incidere negativamente sull’incremento pare siano stati sia il Decreto Energivori, il quale diminuendo i costi dell’energia ha disicentivato gli interventi di efficienza, sia i lunghi tempi di ritorno degli investimenti, per le PMI e le grandi imprese.
Il Piano Industria 4.0 spinge l’efficienza energetica nel settore industriale e si pone l’obiettivo di supportare ed incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, beni materiali e immateriali, utili alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Anche le Esco certificate sono aumentate, del 6% rispetto al 2017. Le Esco agiscono in tutti gli ambiti in cui uno o più interventi possono generare risparmi di energia e propongono progetti che integrano interventi di efficienza energetica. Uno dei benefici derivanti dall’intervento di una Esco è l’ottenimento dei Certificati Bianchi in numero corrispondente all’efficienza energetica realizzata dall’insieme degli interventi.
Come incide il Piano Industria 4.0 sull’efficienza energetica?
Grazie al Piano Industria 4.0 cresce la domanda di efficienza energetica nel settore industriale, come evidenziato nell’Energy Efficiency Report 2019 elaborato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano.
Un effetto assolutamente positivo che ha promosso la digitalizzazione del processo produttivo, incrementando la digitalizzazione nelle aziende.
Una crescita, dunque, con investimenti in efficienza energetica di circa 7,1 miliardi di euro nel 2018 in Italia:
– Settore Home & Building con il 65%
– Comparto industriale con il 33%
– Pubblica Amministrazione con il 2%
Le soluzioni maggiormente adottate sono state: sistemi di combustione efficiente e cogenerazione, Sistemi di Gestione dell’Energia, con ampio utilizzo di tecnologie e IOT integrati nelle aziende.
Efficienza energetica: nuovi obiettivi per il 2030
Il PNIEC – Piano Nazionale Integrato Energia e Clima – conferma l’efficienza energetica come una delle cinque componenti principali per il raggiungimento degli obiettivi di Parigi, fissando al 2030 i seguenti obiettivi:
– raggiungere almeno il 32,5% di efficienza energetica, con una clausola di revisione al rialzo entro il 2023;
– ridurre le emissioni nell’Ue di almeno il 40% rispetto agli anni 90.
Il Piano punta alla realizzazione di un’economia a basse emissioni di carbonio, costruendo un sistema che:
– assicuri energia accessibile a tutti i consumatori
– renda più sicuro l’approvvigionamento energetico dell’Ue
– riduca la dipendenza europea dalle importazioni di energia
– crei nuove opportunità di lavoro e crescita.
Survey 2019: l’importanza della diagnosi energetica
L’analisi effettuata ha riguardato un campione rappresentativo dei 7 principali settori industriali.
È emerso come i soggetti non obbligati alla diagnosi energetica siano stati meno propensi agli investimenti e, di contro, come l’obbligo sia stato in grado di contribuire positivamente alla decisione di investire in efficienza energetica nelle imprese obbligate. Il maggior investimento si è avuto nel processo produttivo, cioè in tutte le attività principali della produzione: fasi di confezionamento, fasi di stoccaggio di materie prime e prodotto finito, energia utilizzata per la climatizzazione.
Al 31 dicembre 2018 sono pervenute ad Enea 16.105 diagnosi di siti produttivi, relative a 8.870 imprese, con il settore manifatturiero al primo posto.
L’analisi e la raccolta dati hanno consentito di effettuare una stima dell’efficientamento e del risparmio nel sistema produttivo italiano.
Quali sono le novità per la diagnosi energetica 2019?
Per la seconda campagna di diagnosi energetica, con scadenza al 5 dicembre 2019, sono state introdotte delle novità, che si aggiungono alle attività formative ed informative attuate per la prima campagna:
– riorganizzazione del sito web con la pubblicazione di una guida operativa, così da soddisfare le richieste sulle maggiori tematiche affrontate: clusterizzazione, concetto di diagnosi e monitoraggio, nuova definizione imprese energivore, chi sono i soggetti certificati che possono effettuare la diagnosi energetica;
– pubblicazione delle modalità operative per adempiere all’obbligo di diagnosi energetica in caso di presenza di Sistema di Gestione dell’Energia certificato ISO 50001.
La diagnosi energetica è un obbligo ma anche una vincente strategia per la tua impresa, in quanto ti consente di risparmiare costi, consumi e quindi ridurre le emissioni CO2, raggiungere l’efficienza energetica e contribuire agli obiettivi del Piano Nazionale per l’Energia e il Clima.
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