L’efficienza energetica degli edifici diventa oggetto di consultazioni UE
La Commissione Europea alle prese con lo Smart Readiness Indicator.
Ancora pochi giorni per partecipare alla consultazione della Commissione Europea sullo Smart Readiness Indicator.
La Commissione si apre all’ascolto delle esigenze altrui al fine di definire un sistema unico facoltativo di SRI. Scopriamo cos’è lo Smart Readiness Indicator e perché è importante per le aziende.
Smartness and efficiency: gli edifici secondo l’UE
Una delle prerogative dell’UE è quella di limitare il tasso di inquinamento ambientale e migliorare la qualità della vita per i prossimi anni. Obiettivi che sostiene con strategie e direttive pensate anche a supporto dell’efficientamento del parco immobiliare europeo.
È in questo scenario che parole come smartness ed efficiency vengono utilizzate al fine di potenziare gli edifici e gli immobili presenti in Europa. Sono smartness gli edifici capaci di supportare tecnologie innovative in grado di rendere lo stesso stabile comunicante con le altre strutture esistenti. Tecnologie all’avanguardia che, se abbinate al comparto edile, generano una serie di vantaggi sia per le persone abitanti sia per l’ambiente ottimizzandone risorse energetiche ed economiche.
La Direttiva Europea EPBD (Energy Performance of Building Directive) del 30 maggio 2018 modifica le precedenti disposizioni in materia di efficienza e prestazione energetica. Obiettivo della Direttiva è fare in modo che entro il 2050 il parco immobiliare europeo sia costituito da edifici a impatto energetico quasi zero, dando il via a un progetto di Smart Building conosciuto come Near Zero Energy Building (NZEB).
Quali interventi sono stati messi in campo per arrivare a ciò?
- strategie di ristrutturazione per rendere gli edifici energeticamente più efficienti
- prevedere infrastrutture per veicoli elettrici
- migliorare le attività di monitoraggio energetico sugli edifici già esistenti
- prevedere indicatori di progresso per misurare le potenzialità degli edifici
Smart Readiness Indicator: che cos’è e a cosa serve
Lo Smart Readiness Indicator è un indicatore che valuta la predisposizione smartness degli edifici. Serve, dunque, a capire se l’immobile è predisposto all’introduzione di sistemi tecnologici intelligenti.
I supporti tecnologici consentono l’interazione e la conseguente interoperabilità dell’edificio con tutte le altre reti e infrastrutture presenti (reti elettriche, infrastrutture di mobilità elettrica e reti di teleriscaldamento).
Con lo Smart Readiness Indicator – SRI – l’edificio viene interrogato su otto punti: energia, auto-generazione energetica, flessibilità e interazione con la rete, manutenzione preventiva, salute e benessere, diffusione delle informazioni agli abitanti e comfort degli abitanti. La somma del punteggio ottenuto per ogni categoria interrogata genera il valore SRI dell’edificio.
Entro il 31 dicembre 2019 la Commissione Europea è incaricata di produrre un atto utile alla definizione di un solo sistema europeo facoltativo per la determinazione dello SRI degli edifici.
Per rendere questo indicatore quanto più efficiente possibile la Commissione ha aperto un sondaggio a cui progettisti, impiantisti, produttori e appaltatori possono partecipare fino al 3 ottobre e contribuire con le loro richieste.
Investitori, progettisti e consumatori possono contare anche sugli One Stop Shop, ossia sportelli informativi pensati per guidare e informare gli interessati circa modalità esecutive, progettuali e strumenti finanziari disponibili per i cambiamenti strutturali.
BIM e SRI: strumenti efficaci di Smart Building
Se con il concetto di Smart City il punto focale resta l’assetto urbano, con lo Smart Building l’attenzione si sposta agli edifici che caratterizzano il parco immobiliare europeo. La necessità di migliorare il rendimento energetico degli stabili spinge a puntare sul connubio tecnologia e integrazione e provoca la nascita di strumenti quali SRI e BIM.
Mentre con lo Smart Readiness Indicator, infatti, progettisti e impiantisti consultano le potenzialità smart dell’edificio, con il BIM – Building Information Modelling – schede tecniche, grafici e dettagli circa funzionalità e prestazioni di ogni parte dello stabile vengono messi a disposizione di tutti i potenziali utilizzatori. In questo modo sarà possibile consultare sia la struttura architettonica dell’edificio sia quella impiantistica.
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