L’aggregazione che genera valore

Le comunità energetiche rappresentano una forma d’azione collettiva e collaborativa per la transizione energetica. Un nucleo di realtà che scelgono di alimentare le proprie utenze con energia pulita, autoprodotta e condivisa. L’opportunità che permette di migliorare l’impatto ambientale dei singoli e della collettività, di ridurre i costi in bolletta, contribuire allo sviluppo di reti energetiche sostenibili e accedere agli incentivi per l’energia condivisa.

Scegli di costituire una comunità energetica rinnovabile (CER) o di aggregarti a una configurazione già esistente per diventare consumatore e/o produttore di energia rinnovabile e conseguire benefici economici, ambientali e sociali per te stesso e per il territorio.

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aggregazione che genera valore

Gli indispensabili della comunità energetica

Da consumer a prosumer per vantaggi individuali e collettivi

Miglioramento ambientale: utilizzando impianti per la produzione di energia rinnovabile contribuisci al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, alla sicurezza energetica nazionale e allo sviluppo di installazioni a zero emissioni di CO2.

Ritorno economico e riduzioni in bolletta: contribuendo all’espansione di soluzioni sostenibili dimostri di tenere alla transizione energetica e quindi di meritare l’accesso alle agevolazioni statali riconosciute dalle leggi in materia.

Coesione e sviluppo sociale: entri a far parte di un ecosistema sostenibile, capace di generare benefici per te stesso, per i tuoi soci e per il territorio. Entità diverse protese verso il miglioramento della qualità della vita comune.

Accesso agli incentivi e cumulabilità: i membri o soci delle comunità energetiche rinnovabili possono accedere a due meccanismi di agevolazione: la tariffa incentivante e il contributo in conto capitale del PNRR (detto anche contributo a fondo perduto). Entrambe le misure sono cumulabili. Inoltre, sono previsti ulteriori benefici in caso di superamento delle soglie di energia prodotta e condivisa.

SCOPRI COME APPROFITTARNE
da consumer a prosumer

Le caratteristiche della comunità energetica

Partecipazione aperta e volontaria

Persone fisiche, imprese, associazioni, enti e autorità locali possono scegliere di aderire alla comunità energetica in forma libera e allo stesso modo di uscirne senza vincoli.

Obiettivo non profit, ma vantaggioso

Lo scopo principale della comunità energetica è fornire benefici ambientali, economici e sociali ai membri/soci della CER e al territorio in cui essa sorge ed opera.

Gestione autonoma e controllata

Posti nelle vicinanze dell’impianto di produzione, sono gli stessi membri della comunità - guidati da esperti del settore energetico - a occuparsi delle attività di gestione e controllo.

Possibilità di immagazzinamento

L’energia elettrica prodotta dall’impianto rinnovabile può essere immagazzinata in sistemi di accumulo ed essere impiegata quando l’impianto non è in fase di produzione o per sopperire a mancanze energetiche.

Vendita/consegna energia in surplus

L’energia prodotta dall’impianto in eccesso può essere valorizzata o con la vendita a trader del mercato o attraverso il ritiro dedicato del GSE, con ritorni economici considerevoli per i membri.

Mantenimento diritti cliente finale

Pur essendo parte della comunità energetica, i membri mantengono tutti i loro diritti di cliente finale, liberi quindi anche di scegliere il proprio fornitore energetico.

Come funzionano le comunità energetiche rinnovabili (CER)?

L’autoconsumo è la vera innovazione delle comunità energetiche valorizzate e disciplinate dalle ultime norme in materia di energia condivisa (Decreto Milleproroghe e successivi provvedimenti). I membri della CER alimentano le proprie utenze attingendo sia dalla rete pubblica nazionale che dall’impianto condiviso. L’energia prodotta da quest’ultimo viene consumata istantaneamente dai membri della CER; la parte in surplus (prodotta in eccesso) può essere immagazzinata o ceduta al GSE.

Quali elementi distinguono una comunità energetica?

I membri

Persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), enti territoriali, autorità locali, amministrazioni comunali, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, enti del terzo settore, associazioni possono unirsi e costituire una comunità energetica.

Ognuno è membro o azionista, è un cliente finale intestatario di un’utenza, di una bolletta energetica e di un codice POD.

Per le imprese private la partecipazione alla comunità energetica non deve costituire l’attività commerciale e/o industriale principale.

Tutti i membri della comunità energetica rinnovabile devono essere collegati a punti di connessione ubicati su reti elettriche sottese alla stessa cabina primaria.

membri

L'impianto

Sono ammesse più tecnologie per la produzione di energia rinnovabile, utile ad alimentare l’impianto o gli impianti di una comunità energetica, tra cui: fotovoltaico, eolico, biomasse, idroelettrico. Sono esclusi gli impianti ibridi.

Gli impianti possono essere nuovi o già esistenti, potenziati o adeguati, di proprietà di uno o più membri della comunità energetica o di enti terzi. È essenziale però che la comunità energetica disponga della totale disponibilità di uso e controllo degli stessi.

Ai fini dell’accesso agli incentivi, gli impianti devono avere una potenza pari o inferiore a 1 MW ed essere connessi alla stessa cabina primaria su cui insistono i membri della comunità energetica. Tutti gli impianti devono essere registrati sul sistema GAUDÌ di Terna e quindi caratterizzati dal codice CENSIMP.

impianto

L'iter

Step 1: bisogna individuare l’area dove realizzare l’impianto e gli utenti con cui associarsi connessi alla stessa cabina primaria.

Step 2: si costituisce l’unione legale tra i partner mediante l’identificazione di una forma giuridica non profit, classificando la comunità energetica nascente quale soggetto giuridico autonomo.

Step 3: rappresenta la fase dedicata alla regolamentazione dei rapporti tra i membri/soci/azionisti della CER e alla definizione delle modalità di distribuzione dei ricavi derivanti attraverso un contratto di diritto privato.

Step 4: si redige lo statuto o l’atto costitutivo della comunità energetica, precisando l’oggetto prevalente della CER e il soggetto delegato (o referente) per i rapporti con il GSE.

Step 5: dopo aver provveduto all’installazione degli impianti e alla loro registrazione sul sistema GAUDì, si prosegue con la redazione dell’istanza necessaria all’accesso agli incentivi.

iter

Gli incentivi

Le agevolazioni riconosciute ai membri si distinguono in:

  • tariffa incentivante
  • contributo in conto capitale del PNRR

La tariffa incentivante è fissa per 20 anni ed è riconosciuta sulla quota parte dell’energia elettrica condivisa a tutte le realtà del territorio nazionale. È formata da una parte fissa - che varia in base alle dimensioni dell’impianto - e una variabile - che varia in base all’andamento del prezzo di mercato dell’energia elettrica. Per gli impianti collocati nelle Regioni del Centro Nord e del Nord sono previste maggiorazioni. La potenza massima agevolabile è pari a 5 GW fino al 31/12/2027.

Il contributo in conto capitale del PNRR (detto anche contributo a fondo perduto) è rivolto solo ai territori dei comuni con meno di 5.000 abitanti ed pari al 40% delle spese ammissibili sostenute per l’investimento (costruzione di impianti a fonti rinnovabili, fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo, acquisto e installazione di macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, opere edili connessi alla CER, connessione alla rete elettrica nazionali). Per studi di prefattibilità, indagini geologiche, collaudi e consulenze sono invece finanziabili in misura non superiore al 10% del costo sostenuto. La potenza agevolabile deve essere di almeno 2 GW fino al 30 giugno 2026.

compenso

I vantaggi delle comunità energetiche hanno già catturato diverse realtà.
Non aspettare altro tempo.

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Da anni, guidiamo le aziende verso l’innovazione e soluzioni sostenibili. Il nostro supporto si traduce in una proposta efficace e senza segreti

1

Analisi preliminari sui prelievi e dimensionamento degli impianti

2

Supporto al processo di aggregazione

3

Realizzazione impianto o redazione del capitolato tecnico (se realizzato da terzi)

4

Costituzione della CER e riconoscimento sulla piattaforma GSE

5

Gestione amministrativa dei flussi economici dal GSE e gestione della ripartizione verso i membri

6

Monitoraggio degli impianti di produzione, dei consumi delle utenze e della CO2 evitata con piattaforma kontrolON made in Tecno

Il futuro sostenibile è già arrivato.
Affrontiamolo insieme