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27/05/2020
Produttori e consumatori sono sempre più attenti agli impatti ambientali di prodotti e servizi; i primi per offrire ai clienti soluzioni sostenibili, i secondi per fare acquisti responsabili.
È per questa ragione che diventa indispensabile provvedere alla dichiarazione ambientale di prodotto – EPD – e conseguire una certificazione. Ciò consente di: usare il logo EPD, descrivere l’impatto ambientale di ciò che si offre e aumentare le opportunità del proprio business.
La dichiarazione ambientale di prodotto (DAP) – meglio conosciuta con l’acronimo inglese EPD (Environmental Product Declaration) – è un documento che fornisce informazioni circa le prestazioni ambientali di un prodotto o di un servizio.
Si tratta di un’etichetta ambientale che serve a descrivere l’impatto che quel prodotto o quel servizio ha sull’ambiente, dettagliando: il consumo di risorse e quello energetico, l’entità delle emissioni atmosferiche, la produzione di rifiuti e gli scarichi nei corpi idrici.
Le nozioni contenute in una dichiarazione EPD sono:
La EPD è un’etichetta ambientale di Tipo III definita dalla norma ISO 14025 e rientra tra le politiche ambientali comunitarie (IPP – Politiche Integrate di Prodotto). Queste mirano all’integrazione di metodologie e strumenti validi al fine di ridurre gli impatti ambientali legati al ciclo di vita di prodotti o servizi.
È usata come strumento di informazione verso produttori, distributori e consumatori. Serve ad agevolare approcci sia business to business – fornendo in maniera rapida e trasparente le informazioni utili al calcolo dell’impatto ambientale di un prodotto – sia business to consumer, perché chiarisce quali sono le performance ambientali dei beni offerti soddisfacendo le esigenze di chi vuole fare acquisti.
La dichiarazione EPD consente di ottenere una certificazione che, sebbene sia volontaria, ha valenza internazionale e risulta necessaria per aziende e imprese che vogliono certificare la sostenibilità di prodotti o servizi. Il percorso di certificazione include l’indispensabile verifica di un ente terzo indipendente che ne aumenta la credibilità. Inoltre, possedere la certificazione EPD – per uno o più prodotti / servizi – significa aumentare le possibilità aziendali di ottenere protocolli di sostenibilità e collaborazioni lavorative.
La dichiarazione ambientale di prodotto va predisposta nel rispetto di diverse norme. Innanzitutto bisogna considerare le norme internazionali ISO 14025 ed EN 15804 per i prodotti da costruzione.
Si tratta di norme internazionali che sanciscono principi, requisiti e linee guida da osservare e seguire per la produzione di un’etichetta ambientale di Tipo III.
La dichiarazione EPD deve essere oggettiva, quindi realizzata sulla base di dati certi perché identificati con metodologie scientifiche. È per questa ragione che la dichiarazione ambientale comincia con l’analisi degli impatti ambientali del prodotto o servizio con lo studio LCA (Life Cycle Assessment). Predisposta a sua volta nel rispetto delle norme ISO della serie 14040, l’analisi LCA identifica e definisce gli impatti ambientali dell’elemento oggetto di studio in ogni fase del suo ciclo di vita: dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento finale.
La redazione della dichiarazione EPD deve avvenire nel rispetto delle regole di ogni categoria di prodotto. Si tratta delle cosiddette PCR – Product Category Rules – sviluppate e pubblicate da program operator, soggetti che si fanno carico di questi compiti e della pubblicazione delle EPD. È possibile consultare il sito International EPD System per verificare tutte le PCR disponibili, approvate, in bozza o in revisione.
Ricorda: le regole PCR sono indispensabili per eseguire la dichiarazione EPD e fondamentali per lo studio LCA.
Chi vuole ottenere una certificazione EPD deve considerare due cose:
Le fasi con PCR disponibili:
Solo dopo aver conseguito la convalida è possibile richiedere la registrazione e la pubblicazione dell’EPD al program operator. A seguito della registrazione il soggetto richiedente può utilizzare il logo EPD.
In caso di mancata disponibilità delle PCR, il soggetto interessato alla certificazione EPD deve avviare un processo articolato, che precede l’iter descritto sopra.
È possibile ottenere una certificazione anche per il processo EPD. In questo modo le organizzazioni hanno la possibilità di semplificare i procedimenti futuri per lo sviluppo, la registrazione, la pubblicazione e l’eventuale aggiornamento di EPD agendo in maniera autonoma.
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