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L’evoluzione dell’efficienza energetica: dalla diagnosi energetica alla ISO 50001

L’evoluzione dell’efficienza energetica: dalla diagnosi energetica alla ISO 50001

12/02/2020

Nel percorso verso il raggiungimento dell’efficienza energetica entrano in gioco sia la diagnosi energetica, resa obbligatoria con il D. Lgs 102/2014, sia i sistemi di gestione dell’energia secondo la norma ISO 50001.

Strumenti e sistemi che puntano alla riduzione dell’energia, all’ottimizzazione delle risorse e alla salvaguardia ambientale grazie alla riduzione delle emissioni CO2.


Cerchiamo quindi di capire l’evoluzione dell’efficienza energetica, ottenuta grazie alla diagnosi energetica e la disciplina che ne regola lo svolgimento, fino ad arrivare all’implementazione di un Sistema di Gestione dell’energia volontario, approfondendone i vantaggi per l’impresa e l’ambiente.


Obbligo diagnosi energetica: sai perchè?


Il Decreto Legislativo del 4 luglio 2014 n. 102 ha reso obbligatoria la diagnosi energetica per determinati soggetti. Lo scopo della sua elaborazione è fornire un’adeguata conoscenza dei consumi energetici all’interno di un edificio, un impianto industriale, un sito produttivo, etc.

Grazie all’analisi di questi consumi è possibile individuare gli sprechi e le eventuali anomalie presenti, elaborando interventi migliorativi da attuare, quantificando opportunità di efficienza energetica, quindi risparmi economici ed energetici.


Inizialmente vista come un onere dalle aziende, la diagnosi energetica ha raggiunto negli anni la coscienza globale, grazie anche alle campagne di informazione e agli incentivi messi a disposizione dallo Stato, per la promozione dell’efficienza energetica.


Chi sono i soggetti obbligati alla diagnosi energetica?


I soggetti obbligati ad eseguire la diagnosi energetica sono le grandi imprese e le imprese a forte consumo di energia. Le grandi imprese sono quelle che soddisfano uno dei seguenti requisiti:


  • più di 250 dipendenti e un fatturato superiore a 50 milioni di euro;
  • più di 250 dipendenti e un totale di bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro;
  • più di 250 dipendenti, un fatturato superiore a 50 milioni di euro e un totale di bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro.


Le imprese a forte consumo di energia – imprese energivore – sono, invece, quelle che consumano almeno 2,4 GWh di energia, il cui rapporto tra costo effettivo dell’energia utilizzata e valore del fatturato non sia inferiore al 3%.

Sono esonerate dall’obbligo le grandi imprese e le imprese energivore che adottano uno dei sistemi di gestione volontaria, quali, ad esempio Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, EMAS e Sistema di gestione dell’energia ISO 50001, comprendente un audit energetico conforme a quanto stabilito nell’allegato 2 del D. Lgs. 102/2014.

Tali imprese hanno comunque l’obbligo di comunicare l’esito dell’audit energetico ad Enea.


Il contributo di Enea: dalla diagnosi energetica ai Sistemi di Gestione dell’energia


Enea, negli anni, ha messo in piedi una grande opera di sensibilizzazione, tramite linee guida nei vari settori, campionamento dei siti in imprese multi-sito, clusterizzazione, etc.


Si rivolge non solo alle imprese obbligate, ma anche alla pubblica amministrazione, diffondendo la conoscenza di strumenti quali diagnosi energetica e sistemi di gestione dell’energia, al fine di farne comprendere le potenzialità.

Lo scopo di questi strumenti è aumentare la consapevolezza delle imprese sul livello di efficienza nell’uso dell’energia all’interno della propria struttura produttiva: raggiungere soluzioni che permettano di migliorare performance produttive ed economiche, quindi migliorare il livello di competitività.


Gli interventi delle imprese a favore dell’efficienza energetica


Dai Rapporti Annuali pubblicati da Enea, si è visto come gli interventi attuati a seguito di diagnosi energetica abbiano apportato miglioramenti in efficienza energetica offrendo benefici all’economia: risparmio sui costi, basse emissioni, sicurezza energetica, incremento della produttività e migliore integrazione con l’energia proveniente da fonti rinnovabili.

Ma questo non basta. I consumi di energia a livello mondiale continuano a crescere contribuendo ad un’alta percentuale di produzione di gas serra, principale causa dei cambiamenti climatici.


Come ottenere un futuro sostenibile?


Il miglioramento dell’efficienza energetica – generazione, trasmissione, distribuzione, uso finale dell’energia – andrà a beneficio dell’ambiente:


  • migliorerà la qualità dell’aria, la salute pubblica, la sicurezza energetica;
  • ridurrà le emissioni di gas a effetto serra, la dipendenza dall’importazione di energia da paesi extra Ue, i costi energetici per famiglie ed imprese;
  • concorrerà ad alleviare la povertà energetica, un aumento della competitività, dei posti di lavoro e dell’attività in tutti i settori dell’economia, migliorando la qualità della vita.


Il 28 novembre 2018 la Commissione europea ha presentato la sua visione strategica a lungo termine rivolta ad un’economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra entro il 2050.

Il quadro 2030 per il clima e l’energia comprende i seguenti obiettivi:


  1. riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra – rispetto ai livelli del 1990
  2. una quota almeno del 32% di energia rinnovabile
  3. un miglioramento almeno del 32,5% dell’efficienza energetica.


Un obiettivo, quest’ultimo, da raggiungere collettivamente nell’Ue nel 2030, con una clausola di revisione al rialzo nel 2023 – già nel 2018 si è passati dal 27% al 32,5%.


Strategia Unione europea e ISO 50001: verso un obiettivo comune


L’ISO 50001 si pone l’obiettivo di aiutare le organizzazioni a definire una guida verso la responsabilità energetica, con una giusta distribuzione delle risorse a disposizione, allineandosi alla strategia integrata, in materia di energia e climate change, adottata dall’Unione europea. Introdurre un sistema di gestione dell’energia in ogni settore serve a garantire un risparmio energetico, in termini di risorse ma anche economici.


Sicuramente la sfida più grande è per le imprese, le quali ad oggi utilizzano ancora fonti fossili per la produzione di energia, che tra l’altro rappresentano un rischio per le aziende, essendo fonti esauribili e con prezzi imprevedibili.

Per questo motivo nel 2011 è stato introdotto a livello globale un insieme di procedure finalizzate alla razionalizzazione dell’uso dell’energia: ISO 50001, che specifica i requisiti per creare, mantenere e migliorare un Sistema di Gestione dell’energia.


L’emergenza al cambiamento climatico è strettamente legata al risparmio energetico.

L’implementazione del Sistema di Gestione dell’Energia ISO 50001 non è soltanto uno strumento utile ad ottenere risparmio economico, ma si configura come un modo di agire coscienzioso nel rispetto dell’ambiente, della società e delle attività di ogni individuo, in prospettiva di un futuro sostenibile.


Il futuro dell’energia è nell’ISO 50001


Migliorare la gestione dell’energia è necessario per salvaguardare il pianeta, contenere i consumi delle organizzazioni/imprese e risparmiare anche in termini economici. Migliorare l’efficienza energetica nei comparti industriali e nelle infrastrutture, riduce la crescita di CO2 emessa in atmosfera.


La norma ISO 50001 è uno strumento strategico utile alle imprese per implementare procedure e processi in grado di rendere più efficiente e più efficace l’utilizzo delle risorse energetiche.

Fino ad oggi abbiamo consumato molta più energia rispetto al quantitativo veramente necessario. Il sistema di gestione dell’energia ti guida verso l’ottimizzazione dei consumi e ti semplifica la gestione dell’energia.

Inoltre, grazie alla certificazione ISO 50001:


  • Migliori la reputazione aziendale con acquirenti, fornitori, clienti
  • Inizi un percorso virtuoso verso la sostenibilità ambientale
  • Contribuisci al raggiungimento degli obiettivi posti dall’Ue sulla decarbonizzazione
  • Risparmi energia, riduci costi. Migliori la tua immagine, sostieni un futuro senza CO2


Compila il form sottostante per saperne di più.

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