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Efficienza energetica e sostenibilità ambientale nella filiera agroalimentare italiana

Efficienza energetica e sostenibilità ambientale nella filiera agroalimentare italiana

07/01/2020

Il sistema agroalimentare rappresenta una realtà economica di primaria importanza non solo per i Paesi sviluppati, ma anche per quelli in via di sviluppo dove si concentrano le maggiori risorse di terra coltivabile.


L’Unione europea considera l’agricoltura un settore importante per il raggiungimento degli obiettivi del pacchetto Europeo Clima & Energia 20-20-20 : 20% di rinnovabili, 20% di risparmio energetico, 20% di riduzione CO2.

La sostenibilità è un aspetto fondamentale non solo per le aziende medie e grandi, ma anche per le piccole imprese.


Quanto consumano le industrie agroalimentari?


Il settore agroalimentare differisce dagli altri comparti industriali per la molteplicità dei processi di lavorazione, la diversificazione dei prodotti e la quantità di energia utilizzata per produrli.


Vi contribuiscono anche le operazioni post processo: imballaggio e conservazione in atmosfera protetta, necessarie per la distribuzione degli alimenti da luoghi di produzione a distributori e consumatori.

A livello mondiale il settore agroalimentare rappresenta il 32% dei consumi globali di energia.


Il maggior quantitativo di energia proviene dai processi produttivi – energia termica – e da impianti di produzione del freddo, compressori, macchinari per produzione e confezionamento – energia elettrica.


Energia, quanto mi costi?


Alla filiera agroalimentare viene attribuito circa il 30% del consumo totale di energia del pianeta e il 22% delle emissioni di gas climalteranti.

Richiede energia in termini di combustibili fossili per i macchinari, fitosanitari per il controllo delle patologie vegetali e di fertilizzanti per la crescita e lo sviluppo di coltivazioni in campo e in serra, per la preparazione, la distribuzione e la conservazione degli alimenti.


Per contrastare i costi elevati dell’energia, quindi diminuire le emissioni CO2, è necessaria l’implementazione di tecnologie energetiche eco-compatibili in grado di ottimizzare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale dell’impresa agricola.


Fortunatamente è in continuo aumento la consapevolezza che migliorare l’uso dell’energia all’interno delle proprie attività produttive significa anche migliorare la competitività sul mercato.


Enea: promozione dell’innovazione a sostegno dell’economia


Tra i compiti istituzionali di Enea vi sono la promozione e la diffusione dell’innovazione tecnologica nelle imprese, al fine di migliorare sostenibilità e competitività dei sistemi produttivi e territoriali.


Enea collabora con le imprese agroalimentari per lo sviluppo di modelli di produzione e consumo, a sostegno dell’economia, con un impiego efficiente delle risorse.


A tal proposito è nata l’iniziativa METROFOOD-RI, una nuova infrastruttura europea per lo sviluppo del sistema agroalimentare e la tutela dei consumatori, i cui obiettivi sono:


  • consentire lo sviluppo della ricerca e l’avanzamento delle conoscenze nei diversi ambiti connessi al settore agroalimentare;
  • migliorare la produzione e l’espansione dei mercati;
  • coniugare ed integrare strategie, investimenti, risorse nelle imprese.


Sviluppo sostenibile nel settore agroalimentare


Il sistema agroalimentare riunisce un insieme di attività ed un numero elevato di soggetti economici appartenenti al settore agricolo, all’industria di trasformazione e alla distribuzione, comprendente commercio all’ingrosso, al dettaglio e ristorazione.


Per poter raggiungere livelli di sicurezza e sostenibilità nel settore agroalimentare è necessario produrre limitando lo sfruttamento delle risorse naturali, quindi l’impatto sull’ambiente.


L’approvvigionamento responsabile è raggiungibile grazie alle seguenti azioni:


  • collaborazione tra aziende e contesto in cui operano: aumentare le cooperative agricole;
  • sostenibilità lungo la catena di fornitura: prediligere fornitori impegnati nella riduzione della CO2;
  • riduzione dello spreco alimentare: aumentare la consapevolezza sull’impatto dei rifiuti, migliorare le infrastrutture e diminuire i tempi di trasporto per evitare il deterioramento;
  • investire in tecnologie pulite e innovazione per il settore.


Food wastage footprint: quanto pesa lo spreco alimentare?


In molti Paesi si assiste ancora al dilagante fenomeno dello spreco alimentare. Ma qual è il suo impatto ambientale?

Più la filiera agroalimentare è lunga più aumenta il costo energetico, quindi l’inquinamento. Questo è uno dei motivi per cui si predilige la filiera corta “dal produttore al consumatore”.


Per quantificare l’impatto ambientale dello spreco alimentare bisogna analizzare non solo la fase produttiva ma l’intero ciclo di vita degli alimenti. Ciò è possibile grazie a 3 indicatori:


  • Carbon footprint: rappresenta e identifica le emissioni di gas serra responsabili del climate change;
  • Water footprint: quantifica i consumi e le modalità di utilizzo delle risorse idriche;
  • Ecological footprint: identifica la quantità di risorse naturali – mare, terra – necessarie a rigenerare le risorse consumate.


Iniziative contro lo spreco alimentare


In ambito europeo la prima iniziativa contro lo spreco alimentare si è svolta a Bruxelles nel 2010: “Transforming Food Waste into a resource” allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento. Durante la conferenza è stata redatta la “Dichiarazione congiunta contro lo spreco” con l’obiettivo di ridurre del 50% lo spreco alimentare entro il 2025 e stimolare la sensibilità e la consapevolezza dei consumatori.


Anche i ristoratori hanno compreso l’importanza di non sprecare cibo, attuando il progetto “Doggy Bag – Se avanzo mangiatemi”, grazie al quale i clienti del ristorante portano a casa ciò che non è stato consumato durante il pasto.


Soluzioni di efficienza energetica per la tua impresa


Quando parliamo di efficienza energetica ci riferiamo alla capacità di essere più sostenibili e di produrre di più consumando meno. L‘efficienza energetica è uno dei pilastri fondamentali per la crescita economica sostenibile.


Ottenere informazioni sulla quantità di energia consumata, quali e quanti impianti consumano maggiormente e perché, consente di ottimizzare le risorse, risparmiare tempo e costi. Individuare eventuali criticità e pianificare interventi di efficientamento sono soluzioni efficaci per migliorare il sistema produttivo.


Quali sono gli interventi da attuare per migliorare l’efficienza energetica?


Per migliorare l’efficienza energetica sono necessari interventi finalizzati alla riduzione e alla razionalizzazione dell’energia.


L’implementazione della norma ISO 50001 – Sistema di Gestione dell’Energia – e l’applicazione di sistemi di gestione ambientale o certificazione Emas sono significativamente importanti per il miglioramento dell’efficienza energetica nel sistema agroalimentare e per la riduzione dell’energia.


Crediamo nell’innovazione tecnologica, nelle responsabilità in ambito economico, sociale ed ecologico. Il nostro obiettivo è la tutela del clima e dell’ambiente, per questo ti proponiamo soluzioni ed interventi mirati alla riduzione dell’energia.


Affidati ai nostri esperti per un’analisi accurata dei consumi energetici.

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