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VIA, VAS e EMAS: sviluppo sostenibile e riduzione dell’impatto ambientale

VIA, VAS e EMAS: sviluppo sostenibile e riduzione dell’impatto ambientale

16/12/2019

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per l’uomo, il pianeta, la prosperità, sottoscritto nel 2015 dai Governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Nell’Agenda sono presenti 17 obiettivi comuni per lo sviluppo sostenibile – Sustainable Development Goals – per un totale di 169 traguardi, tra cui una crescita equa e ambientalmente sostenibile, con un contributo importante da parte delle imprese per favorire l’accesso ad un’energia più pulita, costruire nuove infrastrutture, favorire lo sviluppo dell’economia circolare, ridurre le disuguaglianze.

Il concetto di sostenibilità si basa sull’idea che l’impresa debba farsi carico dell’impatto ambientale, sociale ed economico generato dalla propria attività.


Come contribuire allo sviluppo sostenibile


Per sviluppo sostenibile si intende la capacità di soddisfare le necessità della generazione attuale, senza compromettere quelle delle generazioni future. Ciò è possibile con una corretta gestione delle risorse naturali e la conservazione dell’equilibrio dei diversi ecosistemi.


Perseguire la sostenibilità ambientale è l’obiettivo della VAS e della VIA, valutazioni degli effetti che piani e programmi possono avere sull’ambiente naturale. Entrambe comportano l’individuazione e la stima degli impatti diretti e indiretti che un progetto può avere su uomo, suolo, flora, fauna, clima, beni materiali e patrimonio culturale e che interazione si genera tra questi.


La Comunità Europea ha proposto uno strumento volontario a cui possono aderire le organizzazioni – aziende, enti pubblici, etc. – per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali: EMAS. Eco-Management and Audit Scheme rientra, infatti, tra gli strumenti volontari attivati nell’ambito del V Programma d’azione europeo a favore dell’ambiente, ripreso poi nel VI e nel VII Programma.

Lo scopo prioritario dell’Emas è contribuire ad uno sviluppo economico sostenibile all’interno dell’Ue, evidenziando il ruolo delle organizzazioni e delle imprese pubbliche e private con sede in Ue ed extra Ue.


Quali sono i vantaggi della certificazione Emas?


La certificazione Emas si colloca nel quadro della sostenibilità per produzione, consumo e politica industriale. I vantaggi per l’impresa sono davvero interessanti:


  1. crescita dell’efficienza all’interno dell’organizzazione
  2. riduzione dei costi, grazie alla razionalizzazione delle risorse
  3. maggiore fiducia tra organismi preposti al controllo ambientale e coloro che rilasciano le autorizzazioni
  4. maggiori garanzie in termini di rispetto delle normative ambientali
  5. miglioramento delle prestazioni ambientali tramite l’utilizzo di nuove conoscenze tecnico-scientifiche
  6. riduzione del carico burocratico, riservato alle organizzazioni aderenti ad Emas
  7. maggiori garanzie per l’accesso a finanziamenti dedicati alle piccole imprese
  8. incremento del valore patrimoniale grazie alla corretta gestione ambientale


Gli obiettivi e i punti chiave dell’EMAS


Il primo Regolamento Emas n. 1836 è stato emanato nel 1993, con ultima revisione nel 2009 – Regolamento n. 1221. Il Regolamento prevede:


  • l’esistenza di un SGA – Sistema di Gestione Ambientale – ISO 14001, finalizzato a promuovere pratiche che permettano di raggiungere obiettivi virtuosi in tema di protezione ambientale
  • redazione di un’analisi ambientale
  • effettuazione di audit interni
  • redazione della DA – Dichiarazione Ambientale – e la sua convalida
  • registrazione ufficiale dell’Organismo Competente per poter ottenere il logo Emas


Cos’è la VAS?


La Valutazione Ambientale Strategica è introdotta a livello comunitario dalla Direttiva Europea 2001/42/CE: un processo che valuta gli effetti dello sviluppo di piani e programmi territoriali, adottato in fase di pianificazione.

Nello specifico analizza gli impatti sull’ambiente e sul patrimonio culturale che possono derivare dalla messa in opera di piani e progetti, valutando l’ambiente come sistema integrato.


La VAS prevede la redazione dei Rapporti Ambientali, formulati da un tecnico consulente, specializzato in valutazione ambientale strategica. Si applica a piani e programmi che sono elaborati per la valutazione e la gestione della qualità dell’aria e per i seguenti settori: energetico, agricolo, forestale, pesca, industriale, trasporti, gestione dei rifiuti e delle acque, telecomunicazioni, turismo, pianificazione territoriale.


Chi sono i soggetti coinvolti?


  • Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare;
  • Ministero per i beni e le attività culturali;
  • Soggetti competenti in materia ambientale, tra cui Pubbliche Amministrazioni ed enti pubblici con specifiche competenze in materia;
  • Altri Ministeri, Autorità di bacino – nazionali, interregionali e regionali – , Enti Parco ed altri soggetti gestori di aree naturali protette, Soprintendenze per i Beni Architettonici e il Paesaggio e Soprintendenze Archeologiche territorialmente competenti;
  • Stati confinanti che richiedono di essere coinvolti nel progetto o sul cui territorio si possono verificare impatti rilevanti;
  • Regioni e Province, il cui territorio sia anche solo parzialmente coinvolto;
  • Pubblico: chiunque abbia interesse può visionare il piano o il programma e il relativo rapporto ambientale, sul sito web apposito.


VIA: cos'è e come è strutturata


La VIA – Valutazione d’Impatto Ambientale – è nata negli USA nel 1969 ed è stata introdotta in Europa con la Direttiva Comunitaria 85/337/CEE. Lo scopo della VIA è prevenire gli impatti negativi legati alla realizzazione dei progetti: individuare, descrivere e valutare gli effetti sull’ambiente, sulla salute ed il benessere dell’uomo.

I progetti destinati alla difesa nazionale o alla salvaguardia delle persone o per mettere in sicurezza gli immobili da pericolo imminente o calamità, sono esclusi dalla VIA.


Come è strutturata?


  1. Prevenzione: analisi degli impatti di opere/progetti per migliorare la qualità dell’ambiente e della vita;
  2. Integrazione: analisi delle componenti ambientali e delle interazioni tra i diversi effetti;
  3. Confronto: dialogo tra chi progetta e chi autorizza il progetto;
  4. Partecipazione: apertura del processo di valutazione per una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini.


Non sprecare energia, rendi competitiva la tua impresa


Il consumo consapevole dell’energia utilizzata nelle attività di produzione è in grado di ridurre l’impatto ambientale e limitare le emissioni di CO2 che finiscono in atmosfera. I cambiamenti climatici rappresentano una priorità a livello globale, con una crescente rilevanza per istituzioni nazionali e internazionali.


Le certificazioni ambientali contribuiscono allo sviluppo sostenibile: scopri i nostri servizi, rendi sostenibile e competitiva la tua impresa.

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